Hôtel Les Dunes
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Cammino di San Jacopo
2 minuti
Immersa tra filari di cipressi, uliveti e dolci colline, Villa Agnolaccio è molto più di una dimora storica: è un invito a rallentare, respirare, riconnettersi con la bellezza essenziale della vita.
Situata lungo la suggestiva Via Acciaio e Agnolaccio, che attraversa la Riserva Floro-Faunistica di Groppoli, la villa si trova in una posizione ideale per chi cerca equilibrio tra scoperta e quiete: a soli 3 km dal centro di Pistoia, 30 km da Firenze e 40 km da Lucca.
La storia di Villa Agnolaccio è documentata fin dai primi anni del Settecento, come attestano gli scritti di Alberto Chiappelli, conservati presso la Biblioteca Forteguerriana di Pistoia.
Nel corso dell’Ottocento, sotto la proprietà del canonico Roberto Galli, la villa venne ampliata e arricchita con la costruzione della piccola cappella di San Giuseppe, nel 1856, destinata a diventare un punto di riferimento spirituale per gli abitanti della zona.
A pochi passi dalla villa si trovano due veri gioielli del territorio:
la chiesa romanica di San Michele a Groppoli, con il pulpito più antico di Pistoia (1193),
e il suggestivo Convento del Giaccherino, risalente al XV secolo.
Ogni dettaglio di Villa Agnolaccio, dai materiali originali ai soffitti in legno, racconta il legame profondo con il suo passato.
Un’interessante testimonianza della storia della villa arriva anche da un tema scolastico scritto da un bambino circa 100 anni fa.
Nel testo si racconta che non si conoscono con certezza le origini del nome “Agnolaccio”, né quelle precise della villa, ma si tramanda che a un certo punto una famiglia pistoiese, i Galli, ristrutturò e ampliò la proprietà.
Uno dei membri di questa famiglia era un sacerdote molto ricco, che fece costruire una piccola chiesa — oggi la cappella di San Giuseppe — dove celebrava messa regolarmente per la comunità locale.
Un racconto semplice ma prezioso, che dimostra quanto la villa fosse già allora parte integrante della vita del territorio.
Passeggiando tra le stanze e gli spazi comuni della villa, è facile lasciarsi incantare dai dettagli originali che ancora oggi raccontano la sua lunga storia. Uno degli elementi più affascinanti è sicuramente il maestoso portone d’ingresso, che risale all’epoca della costruzione della villa, nei primi anni del Settecento.
Realizzato in legno massiccio, il portone ha accolto generazioni di ospiti, famiglie e viaggiatori. È un simbolo dell’anima della villa: solida, elegante e profondamente legata al suo passato.
Ogni imperfezione del legno, ogni segno del tempo è parte della sua bellezza, e contribuisce a rendere Villa Agnolaccio un luogo autentico, dove la storia si percepisce in ogni dettaglio.
Oggi Villa Agnolaccio è stata amorevolmente restaurata da Ettore e sua moglie, che hanno trasformato la dimora storica in un accogliente bed & breakfast, arredato con gusto e nel rispetto delle sue origini.
Le camere spaziose, gli ampi spazi all’aperto, e la piscina panoramica rendono la villa perfetta anche per famiglie in cerca di relax, natura e tranquillità.
Qui i bambini possono giocare in sicurezza, gli adulti rilassarsi tra i profumi del giardino o leggere un libro all’ombra di un ulivo. E tutti possono riscoprire il piacere del tempo che scorre lento, in un angolo autentico di Toscana.